Metaponto. Tombe arcaiche della necropoli nord-occidentale di Bottini Angelo; Vullo Maria Silvia; Graells i Fabregat Raimon - Bookdealer | I tuoi librai a domicilio
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Metaponto. Tombe arcaiche della necropoli nord-occidentale

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Un contesto straordinario in questo volume, unico per la possibilità che offre di rivolgere uno sguardo nuovo al fenomeno complesso della "colonizzazione" greca, alle dinamiche di connettività mediterranea che sullo scorcio del VII sec. a.C. coinvolgono - rinnovandolo - il già variegato popolamento della costa ionica di Italia meridionale. Un volume articolato in due studi separati ma complementari scritto da Angelo Bottini e Mariasilvia Vullo, per quanto riguarda la prima parte dedicata alle prestigiose sepolture arcaiche di fondo Giacovelli (che da troppo tempo attendevano una pubblicazione), e da Raimon Graells i Fabregat, che ha curato la seconda parte, incentrata sulla ricostruzione del corredo di una tomba rinvenuta nel 1942, finito a Saint Louis, dove fu snaturato con "restauri" inappropriati, fino a rendere irriconoscibili e incomprensibili una serie di manufatti. Stéphane Verger, nella postfazione: «est une nouvelle page importante de l'histoireet de l'archéologie de la côte ionienne qui est écrite avec ce livre, qui vient rappeler opportunément, en cette fin d'année marquée par le cinquantième anniversaire de l'inaugu¬ration du 'Museo Archeologico Nazionale della Siritide'. La pubblicazione, infatti, presenta alla comunità scientifica un contesto rimasto inedito per decenni, ma soprattutto contribuisce a ricostruirlo, rivolgendo l'attenzione a tutta la documentazione disponibile, in un approccio "investigativo". E contribuisce a far luce su quel depauperamento del nostro patrimonio che ha afflitto e continua ad affliggere l'Italia (e i paesi mediterranei), complici spesso Musei internazionali. Scorrendo il volume si comprende come questa ricerca lunga e laboriosa, realizzata portan¬do attenzione specifica alla materialità degli oggetti, di cui si ricostruiscono storia e biografia, costituisce un evento "rivoluzionario", per la possibilità che ci offre di riconsiderare problemi e dinamiche storiche fondamentali per la storia mediterranea di un'epoca (la prima metà del VI sec.) che ha segnato lo sviluppo di fenomeni urbani e di dinamiche sociali ed economiche che hanno dato vita ad una parte significativa della storia dell'Occidente.

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